Come rubini
si offrono al mio sguardo,
dolci e succose
alla mia sete.
Un turbamento dal mitico ricordo.
Quel giorno divennero vermiglie
col sangue, di Tisbe e Priamo, innocente.
(-Innocenza Scerrotta Samà)


Questo è uno di quei frutti che adoro. Uno di quei frutti che mangi una volta l’anno e che non trovi al supermercato. Uno di quei frutti lasciati nel loro habitat naturale o almeno così ci piace pensare. Uno di quei frutti che quando lo mangi senti nell’aria il profumo di estate, il sapore dolce della vita e succo zuccherino dell’amore… o almeno a me questo effetto fanno. <3
Ci sarà un motivo per cui Tisbe e Priamo proprio sotto l’albero di gelso si andavano ad “infrattare”. 😉
Passiamo alla ricetta 😀

Ingredienti x 3 tartellette:
100gr di farina integrale

100ml di latte di riso
30gr di nocciole
1cc di bicarbonato
40gr di zucchero mascobado
30ml di olio di semi di girasole
more di gelso

Procedimento:
Prima di tutto frullare le nocciole in modo che diventino “farina”.
Frullare insieme l’olio e il latte di riso per fargli incorporare un pò d’aria.
A questo punto unire tutti gli ingredienti secchi e aggiungere i liquidi. Lavorare l’impasto finché non si appiccica più alle dita. Avvolgerlo in una pellicola trasparente e riporre in frigo 15minuti.
Riprendere l’impasto e un pezzo alla volta stenderlo e formare dei cerchi. Inserire la pasta nelle formine e farcirle con le more.
Mettere nel forno preriscadato a 180 gradi per 12-15minuti.

Queste tartellette le avrei fatte per un’amica che vive in un paesino racchiuso nel verde dei monti Sibillini, dalla quale andrò domani. (Non vedo l’ora)
Dico “avrei”, perché le “avrei” già finite. A volte mi stupisco di me stessa.
Insomma, domani riparto e dopo la prima tappa passerò per Macerata, Perugia, Milano, Torino e poi.. chissà. In questo periodo vorrei “mettermi a dieta”? No. Vorrei “disintossicarmi” dai dolci, prendermi del tempo per riflettere e magari cercare di… fermarmi?
Intanto, vorrei cambiare “look” al mio blog e cercare di capire come si mettono i gadget e robe simili.
Vorrei “aggiornarlo”.
Vorrei, vorrei, vorrei… Vabbè vedremo come andrà.
Intanto vi auguro buon fine settimana.
Ciaoo