Oggi condivido con voi una foto che ha in se tre elementi fondamentali.
Il primo è colei che ha in mano il cavolfiore, che fino a qualche settimana fa era solo una “sconosciuta” in chat che è riuscita a farmi rendere conto che molti miei raggionamenti mi facevano solo allontanare dal mio scopo e non mi facevano vivere serenamente. Sono praticamente cascata dalle nuvole e dalle nuvole ho seguito il mio percorso e senza che ci fossimo date appuntamento ci siamo ritrovate entrambe a percorrere la stessa strada, quasi incredule di quel che stava avvenendo. Dico quasi, perché oggi non sono incredula. So che cosi doveva andare.
Il secondo è il cavolfiore che viene da un’azienda agricola che coniuga i propri obbiettivi di impresa con quelli di solidarietà sociale investendo i profitti in percorsi di inserimento lavorativo rivolti a persone con differenti tipologie di svantaggio. Azienda nella quale ho intenzione di andare a fare la spesa abbandonando centri commerciali, gente con carrelli che si scontrano e che hanno nella testa solo il gusto del prodotto che infilano in bocca senza preoccuparsi di quel che vi è dietro.
Il terzo riguarda proprio la foto in sè. Oggi ho capito cosa mi mancava… un obbiettivo macro.