Quest’estate sono sparita per un po’. Non ho più aggiornato il blog e non ho dato spiegazioni. Nel frattempo però continuavo a fotografare con l’idea di creare qualcosa di nuovo, in cui esporsi senza essere visibili. Oggi riprendo da dove avevo lasciato usando pezzi di quell’invisibilità così esposta e un pensiero mi viene in mente. Cosa ti rende foodblogger? Chi ti segue vuole veramente sapere cosa ti frulla per la mente, affezionarsi, commentarti e così creare rapporti virtuali che ti lasciano una parola che magari in quel momento aspettavi? Cosa ci si aspetta da coloro che ti leggono? Apprezzamenti? Affetto? O è solo la ricetta che interessa e quello che sta prima si può anche saltare. Forse dipende da chi scrive? Dal personaggio che più ti piace?
Oggi leggendo ciò che scrivevo nell’invisibilità di questa ricetta mi rendo conto che quei pensieri mettono a nudo la mia persona e sono forse gli stessi pensieri che nella vita hanno toccato molti di voi, pensieri taciuti, parole mai espresse. Cosa fa si che lo si scrive in un blog? E’ diventato oggi il web un diario aperto? Lo stesso diario che un tempo chiudevamo col lucchetto? E la ricetta? Un richiamo per allodole?
- 1\2kg di patate
- 3 cucchiai di paprica
- pepe nero
- rosmarino
- sale
- Olio di oliva
- ..per la salsina
- 4 spicchi d’aglio
- 1\2 bicchieri di latte di soia
- 1 bicchiere di olio
- 1\2 limone
- Lavare e tagliare le patate a spicchi senza privarle della buccia. Condire le patate con le spezie, il sale e l’olio e, con le mani, mescolarle bene. Accedere il forno a 200 gradi e cuocerle finché non saranno ben rosolate.
- Nel frattempo prepararel’ aglioli come se fosse una maionese. Quindi frullare il latte di soia con l’aglio, aggiungere a filo l’olio finché non monta. Aggiustare di sale e infine versare il succo di limone.