Non credo nella perfezione. Non ho mai capito che dispensa consigli. Ho sempre cercato di non prendere come verità assoluta gli esempi degli altri.
Ma non sono sempre stata così. Un tempo cercavo di migliorarmi, di imitare uno stile di vita che magari non mi apparteneva, di seguire consigli sull alimentazione, sulla vita, sul come atteggiarsi ad essa.
Mi sono ritrovata ad affrontare situazioni non mie, che con quelle poche risorse accresciute solo dalle esperienze altrui, mi hanno trovato impreparata. Eppure… pensavo che così doveva andare. Perché per me non è stato così? Dove sbagliavo?
Facendomi molto male ho capito che quella strada che cercavo di percorrere non mi apparteneva. Non ero io. Ma allora? Sono sbagliata?
Semplicemente non mi sono ascoltata o forse non mi sono data la possibilità di vedere altre strade.
Per lei ho scelto altro. Ho scelto che impari dalle situazioni, o scelto che affronti ciò che le si propone, ho scelto che scelga da sola. A volte mi chiedo se indicarle una strada sterrata sia il mio compito, o il mio sia quello di darle la mano quando me la chiede.
Una cosa sicuro la so. Non farò nulla di quel che professa qualcun altro. Che sia migliore di me o solo diverso… forse semplicemente le dirò di essere se stessa, dì vivere intensamente la sua vita con la spensieratezza, la gioia e le risate che ancora rimbombano nell’eco di quel bosco sul Matese.