Sono giorni pieni questi. Pieni di creatività e anche di follia.
Vado a dormire già immaginando quel che sarà il dolce ( o i dolci) da fare e fotografare domani.
Nel 2014 scattavo per “Sugarless” e trovandomi in viaggio, cercavo le mani degli incontri che facevo in giro, cucinavo nella stufa a legna a Bologna, nella cucina del ristorante a Ibiza e in casa di gente appena conosciuta a Lisbona. Ogni posto aveva la sua luce e ricordo, che scappai da Ibiza per l ansia di quel giallo che mi si imprimeva nelle foto.
Ricordo il colore freddo del casolare di Bologna e quella luce perfetta.
Ricordo la voglia di mostrare ai lettori del mio blog quello che stavo creando, e che tante volte esageravo, scegliendo di inserire lo scatto che mi dava emozioni, nel blog, invece di lasciarlo per il libro. A quel tempo la condivisione era quella. Oggi invece ho deciso, grazie anche a questo format, di poter far emergere quel che sono, con il mio lavoro nel backstage, senza “rovinare” troppo la sorpresa.
Insomma, cercando di non ricadere negli stessi errori, ecco uno degli scatti che ho scartato, ma del quale sono innamorata…. per come sono cresciuta, per come ho imparato a riconoscere le luci e per come riesco a divertirmi anche davanti all’obiettivo.