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Non ho mai fatto una vera pagnotta in vita mia e provando, sbagliando, riprovando sono riuscita ad ottenere i risultati che volevo, come la treccia dell’ultimo post. Per giunta mi è stata data la cesta dove mia nonna metteva a lievitare il pane e da quel giorno sono riuscita ad ottenere dei risultati sorprendenti. Non so se è l’essere riuscita a capire la tecnica o perché l’energia delle mani di mia nonna è ancora viva in quella cesta, ma ora capisco perché a tanta gente piace fare il pane in casa, capisco la sensazione che si prova lavorando la pasta, il profumo che esce dal forno e il sapore… quel magnifico sapore di pane appena sfornato. (o di colla come direbbe qualcun altro). Ed è stata proprio questa colla che ha fatto svanire tutte le magie del momento. Sono arrivata ad un punto delle mia vita in cui l’alimentazione è parte importante di discussione e di dubbio. Ho visto, conosciuto, letto, imparato così tanto che non riesco a godere di un cibo senza già dargli un asserzione negativa rendendolo privo di quella bellissima energia che poco prima mi aveva trasmesso.
Ecco un altro risultato di franca, la pasta madre che ha più di 40anni, che ha nutrito una popolazione di macrobiotici, che in essa non vedono niente di male.
E’ assurdo come può la testa riuscire a far si che un cibo faccia del bene o del male. Io non sono ancora arrivata al punto in cui sono convinta che sia una la strada giusta da percorrere, ma ho vissuto e provato su di me tante “campane” e ogni volta il riprendere una strada “normale” mi ha fa stare male fisicamente, ma più libera mentalmente in in armonia con gli altri.
Oggi non metto la ricetta, perché in giro trovate tantissimi siti sul pane, come quello che vi ho linkato nell’ultimo post. Lascio solo una riflessione e le mani di mia sorella che sta per assaggiare il pane.

Volevo aggiungere un piccolo appunto. Lo so che questo non è un blog normale di ricette, e per giunta vegan. Non c’è un simbolo, non c’è un’indicazione che lo dimostri. Questa sono io, adoro mettermi in discussione, e in questo blog lo faccio attraverso il cibo. Non parlo di me a 360°. Non vivo intorno al cibo, ma mi piace confrontarmi e dare le mie opinioni, in base alle esperienze che ho fatto io. Molti amici mi dicono che nel blog non mi riconoscono, che sembro più sensibile e meno pazza. >.<
Insomma, dietro ad ogni blog c’è una persona che cerca di condividere, attraverso un’arte, se stessa. Io lo faccio così. Spero di non annoiarvi troppo.
Buona giornata. :*
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Per chi non si trovasse già sotto l’ombrellone, eccoci con il corso di giugno.
Con queste temperature ho pensato di fare ricette tipicamente estive ed uno smoothie con verdure e superfood per accompagnarci durante la preparazione dei dolci.
La mousse cake è una torta fatta con una mousse di cioccolato montata solo con latte di cocco senza aggiunta di grassi e zuccheri.
La raw cake ai frutti di bosco è un dolce crudo dall’aroma delizioso con una consistenza che ricorda da una parte il gelato e dall’altra la cheesecake. Per decorarla useremo una marmellata di mirtilli cruda e autoprodotta.
Il gelato, invece, verrà fatto senza gelatiera, senza zucchero e senza grassi aggiunti.
Vi aspetto numerosi martedi 16 giugno alle 15.30.
Il costo del corso è di 50 euro.
Non mancate!!
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Non credevo di arrivare a cucinare piatti del genere, piatti che hanno in sè ingredienti che ho sempre rifiutato. Bene questo 2015 mi ha sconvolto la vita, anche e non solo, culinariamente (esiste questo termine?).
Eccola la ricetta dello strudel con pasta sfoglia, che non è fatta con l’olio, come la maggior parte di chi mi segue si aspetterebbe. E non è fatta con il burro autoprodotto, ma con burro vegetale. Si, qualcuno mi dirà che è margarina… certo forse lo è, ma il sapore è di burro. E se qualcuno non l’avesse scritto sulla confezione io non avrei mai creduto che potesse essere vegetale.
Insomma quest’anno ho cambiato tutte le mie abitudini culinarie, forse perché non avevo voglia di pensare al cibo, non avevo più voglia di ascoltare tutti i discorsi sul cibo alcanino, grassi non idrogenati, igienismo, crudismo… insomma volevo lasciarmi andare e lasciare che il cibo fosse importante quanto potresse esserlo vestirsi. Che non fosse la preoccupazione principale in poche parole. Ovviamente questo è un sito che parla di ricette e di questo ci occupiamo, ma visto che la strada che ha percorso questo blog mi ha portato ad un certo tipo di ricette, volevo solo spiegarvi che quest’anno è andata così: se vedevo un forno per strada, un trancio di pizza non me lo toglieva nessuno! ..in realtà oggi sono uscita proprio per comprare la pizza con la minestra che è un piatto tipico delle mie zone, e questo mi fa venire in mente che potrei farla io e mettere la ricetta. Sto divagano!
Parlando seriamente, credo che il preferire un certo tipo di alimentazione è alimentato (scusate la ripetizione) da una specie di illusione. Un’illusione di una vita oltre lo schermo, ma data proprio da esso. Da immagini, colori e sapori che creano nella mente una realtà che non ci appartiene (parlo di me)… ma questo è un argomento di cui parlerò un’altra volta.
Intanto vi lascio la ricetta e vi auguro un felice anno nuovo.
Tornerò con qualcosa di più leggero … al cioccolato! 😀
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Desserts, Raw, Ricetta, Senza categoria
Qualche settimana fa ho azzardato una proposta:
E se vi facessi assaggiare ogni mese un dolce nuovo, invece di darvi solo la ricetta?
Raw, vegan, healthy e handmade?
Pare sia stata accolta bene.
Molte persone si sono divertite a commentare il post, sperando di vincere questi cioccolatino crudi con cuore morbido di arachidi.
Purtroppo la prima spedizione si è bloccata, con le poste, impantanata nella neve, ma direi che è un appuntamento interessante, da riproporre con temperature migliori.
Vi aspetto a fine mese <3