Mi ha sempre suscitato un certo fascino il mare d’inverno. Quel vento freddo sulla pelle, quel atmosfera umida, la nebbia, il non poter vedere l’orizzonte, camminare sul quella sabbia bagnata… il silenzio.
Non sono amante delle spiagge affollate, odio dover farmi spazio, con la mia asciugamano, tra il caos estivo.
E sembra così scontato e socialmente accettato dover frequentare alcuni ambienti solo in determinati periodi dell’anno, eppure io adoro perdermi in quella foschia. Quella che ti avvolge e magicamente ti fa scomparire… non vi piacerebbe perdervi in essa?
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In questi giorni mi trovo a Cervia a correggere le ultime bozze del libro. In mano mi ritrovo la mia vita, i miei pensieri e le mie foto, come se niente fosse. Eppure qualcosa di astratto si è materializzato. Ed è magnifico.
E tutto questo sta accadendo qui, da @eifiseditore e sapete dove nasce? Nella foschia di un mare d’inverno. Come potrebbe essere altrimenti?