Ho vissuto settimane in cui mi sentivo in una bolla, ascoltando suoni ovattati e guardando il mondo con occhi lucidi. Tutto mi è parso sbagliato. Le persone a cui ho dato tanta fiducia, coloro in cui ho creduto, le mie solite c. di aspettativa stravolte. Cerco quel che sento manchi nella mia vita fuori dalla mia realtà, cerco le risposte in parole sconosciute e rinnego quel che mi sta intorno.
Come se lì fuori qualcuno o qualcosa possa salvarmi. Tutto quello che ho creato l’ho fatto da sola. Tutto ciò che immagino, realizzo e sogno non lo condivido con chi mi sta accanto. Come se avessi paura di sentirmi dire quello che non voglio ascoltare. Eppure ciò che rimane è quello che c è sempre stato. Perché alla fine, nonostante il tempo, nonostante il cambiamento, nonostante la lontananza, quelli a cui da bambina hai voluto bene, restano.
E finalmente lo sguardo è più lucido, l’udito armonico e il presente più leggero