Qualche anno fa mi trasferii a Cesena, andando via dal gelido inverno di queste montagne per rintanarmi in una casetta calda e accogliente in quella parte del mondo in cui la nebbia inizia a far parte della tua quotidianità, quella pianura era lì per sostituire la mia solita visione e tutto ciò appariva estremamente romantico. Pedalavo con la bambina di poco più di 9 mesi scomparendo nel bianco, lasciandomi dietro il nulla e avanzando nel vuoto.
Avevo sogni e progetti per noi. Di allora mi è rimasto solo un video e qualche ricordo.
Non esistevano ancora “le stories” e ho detto poco di quel trasferimento. ⠀⠀
La stessa nebbia l’ ho rivista qualche settimana fa, ed essa nel ricordo mi riappariva romantica.
Era la stessa che mi penetrava in casa dalle finestre, la stessa che mi penetrava nella mente… al punto da impaurirmi. … e nel giro di tre giorni, allontanarmene.
In questi giorni ripenso al bosco e a tutto ciò che avevo creato, ripenso ai versi dei cervi, a quei spettacoli notturni dove li vedevi apparire maestosi e scappare insieme ai cerbiatti, risento l’odore del muschio e ripenso a tutti quei calcoli fatti. Tutto era perfetto eppure nulla lo era.
Spesso penso a cosa mostrare di me su questo social, a cosa vedete voi di me, dire tanto, far capire, non dire nulla e accettare dì conformarmi e smettere di rispondere male a quelle offerte farlocche.
Ho fatto delle scelte ed esse non si sono sempre rivelate giuste, ma perché io ho sbagliato? No! Perché intorno a me tutti cercano di prendere e nessuno di dare.
Mentre scrivo queste parole, coi piedi davanti al cammino, una tazza calda di cioccolato ripenso e rivaluto. Forse dovrei cambiare tutto.
Cambiare la visione della realtà. (In foto @ch_ecco)
⠀⠀
“Se desideri vedere le valli, sali sulla cima della montagna. Se vuoi vedere la cima della montagna, sollevati fin sopra la nuvola. Ma se cerchi di capire la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.” .