Crumble di pere e caramello all'arancia (senza glutine)

Sabato 15novembre 2014, un capitolo si chiude.
Sono settimane che temo questo momento. Rimettersi le scarpe, perdere quella quotinianità a cui mi ero ormai abituata, la frutta locale, i succhi di anguria, le padelate in bici attraverso i boschi, le urla per le discese in montagna con le mie nuove compagne di avventure quasi a sentirsi un tutt’uno con la natura, le mie nuove e importanti amicizie, i discorsi, quelli veri, il mangiare la rosa canina sopra i monti con le mucche che ti passano accanto, le sorgenti d’acqua fredda, il fruttivendolo che ormai si è affezionato a te.
I pranzi in riva al fiume, il melone giallo, l’orto, i cani che più sono scemi e più gli vuoi bene. Le sorbe appena scoperte. Il vecchietto in montagna che ti racconta una leggenda che non riesci a capire ma sorridi lo stesso per l’unicità di quel momento, gli alberi di cachi che la gente lascia marcire, l’alba e il tramonto. La pace, la serenità, il silenzio.
Eppure non sono mai stata una persona legata al territorio, ma mai come in questa fase della mia vita ho sentito la necessità di fermarmi. L’ho fatto e adesso è ora di ripartire.
Ho fatto la scorta di frutta, montato una cesta sulla bici vecchia, cacciato dagli scatoli un paio di scarpe e eccomi pronta per pedalare in mezzo al traffico, pronta a conoscere gente nuova, a mangiare nei parchi davanti a qualche monumento storico, pronta e aperta per nuovi percorsi che la vita ha da offrirmi.
Domani, per me sarà un grande passo, un libro in uscita, presentazioni in giro per l’Italia, e un nuovo lavoro che mi vedrà impegnata ad occuparmi dalla parte della pasticceria in un localino vegano di cui vi parlerò prestissimo.
Non so se sono più emozionata o spaventata. Tutti i miei ritmi di vita cambieranno. Le mie foto cambieranno, l’umore cambierà e passerò dal vivere da sola in una grande casa in campagna al vivere in un appartamentino con tante persone.
Mi dico spesso che se non fosse stato così oggi non avrei apprezzato il posto dove sto. Oggi so che nulla è per sempre e che la vità è meravigliosa anche per questo. Ho capito che non devo aspettare che qualcosa mi cade dal cielo, ma che devo crearmi da sola giorno per giorni, decidendo ogni volta cosa è meglio per me, conoscendo ogni volta persone diverse che ti arrichiscono e ti fanno prendere le strade più disparate, che quando si ha la possibilità di scegliere vale sempre la pena sorridere.
Oggi scrivo dal letto di camera mia con il silenzio della campagna intorno a me e domani… domani beh, ve lo dirò domani.
Ingredienti:
150gr di farina di riso
50gr farina di mais fioretto
70gr di olio di semi
100gr di nocciole
1 cucchiaino dicannella
1 pizzico di sale
acqua q.b
pere
caramello:
70gr zucchero
50gr succo di arancia
20gr di  burro di cacao
Procedimento:
Unire tutti gli ingredienti secchi, quindi farina di riso, farina di mais fioretto, 100gr di nocciole ridotte in polvere finissima. la cannella e il sale. Mescolare con le mani unendo l’olio e l’acqua quanto basta per ottenere un impasto che si sbriciola (circa 5 cucchiai di acqua).
Tagliare la pera a cubetti.
Preparare il caramello mettendo in un pentolino zucchero e succo facendo bollire finché il caramello non si formi. (per essere sicuri basta fare la prova del cucchiaino. Se il caramello non cola vuol dire che è pronto). A qeul punto spegnere la fiamma e aggiungere il burro. Mescolare finché non si scioglie.
In una teglia bassa, da 18-20cm mettere sulla base le pere, versare sopra il caramello e sbriciolare sulla superficie il composto.
Cuocere per 20 minuti a 200gradi.