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Era da un po’ che sognavo di fare un corso a Valdirose.
Un po’ per timore, un po’ per quel senso di ansia da prestazione, ho sempre rimandato quella data.
Negli anni, con vari corsi alle spalle, ho migliorato il bagaglio.
Ricordo uno dei miei primi corsi, viaggiando in treno, con tre zaini sulle spalle, la stanchezza, la paura di non essere all’altezza.
Mi ricordo di quando mi sono resa conto che forse servivano delle dispense, delle corse alla copisterie, delle cose fatte all’ultimo momento, delle amiche che ti fanno da assistente.
Ricordo della spesa fatta al biologico, di rinunciare a fare quel dolce perché gli ingredienti erano troppo cari, del negozio dell’indiano che è li a salvarti.
…delle telefonate per annullare,
…delle telefonate per scusarmi,
…di quelle volte che invece, le persone ti abbracciano, ti lasciano il numero di telefono e non vedono l’ora di ripetere l’esperienza.
Le stesse persone che negli anni mi sostengono, condividono i miei progetti e ogni tanto mi mandano un cuore.
Oggi guardo quel tempo con un sorriso.
Il blog è cresciuto, la qualità è migliorata, io sono cresciuta.
Ho costruito rapporti professionali, i prodotti mi arrivano direttamente a casa, le dispense sono pronte in anticipo.
Ed ecco che finalmente decido di buttarmi e propormi in posti che qualche anno prima guardavo con occhi sognanti attraverso lo schermo.
E nonostante tutto, ho sempre quei 2 minuti di sconforto in cui vorrei annullare tutto, ma mi fermo, mi ascolto e sorrido immaginandomi con tre bagagli facendo l’ultima corsa all’indiano.
Questa è la cheesecake fatta al corso dell’11 marzo, la cheesecake dimostrativa, perché l’altra l’avevo già pronta.
Ho dovuto portarla a casa ancora non congelata, ma nonostante il viaggio si è tenuta bene.
Vorrei ringraziare Gustovivo per i loro favolosi ingredienti.
Giuro, penso di non aver potuto desiderare di meglio.
E grazie a Valdirose per avermi permesso di vivere la loro favola.
Per la ricetta della cheesecake contattatemi in privato.
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